È stato condannato a due anni e otto mesi il cittadino maliano, Bamissa Traorè, di 28 anni che lo scorso anno si rese protagonista della vicenda ribattezzata poi la “fuitina” di Raffadali.
Il maliano aveva conosciuto su Facebook una ragazzina tredicenne acese con la quale aveva intrattenuto, poi, una fitta corrispondenza, fino a organizzare la fuga a Raffadali, ospiti di alcuni concittadini del giovane.
Dopo la denuncia dei genitori, furono subito avviate le indagini che portarono al ritrovamento della ragazzina proprio in un’abitazione del centro storico di Raffadali.
Furono le immagini delle telecamere di sorveglianza a fare intuire la pista giusta, avendo inquadrato i due giovani all’arrivo in piazza a Raffadali a bordo di un taxi.
La Polizia Locale riuscì a individuare l’appartamento e poi assieme ai Carabinieri venne eseguito il blitz all’interno dell’abitazione.
Oggi è arrivata la sentenza di condanna, ben inferiore a quella di sei anni che era stata chiesta dal Pubblico Ministero.