Il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro ha scritto, oggi, una lettera ai vertici di Girgenti Acque per rappresentare le esigenze dei cittadini e residenti a Raffadali, in merito alla dotazione idrica riservata al comune di Raffadali, specie in questo periodo quando la richiesta è maggiore, vista la presenza di numerosi ospiti. Questo il testo della lettera:
“La presente per segnalare la necessità del Comune di Raffadali di un incremento della attuale erogazione di acqua per far fronte alla crisi idrica.
Preme rappresentare, in primis, che la riduzione della dotazione idrica, in un momento in cui la comunità necessita di un aumento a causa del rientro nel territorio di tutti gli emigrati comporta una evidente ricaduta negativa sul mantenimento degli standard igienico-sanitari causando altresì disservizi di vario genere.
Inoltre spiace constatare, che l’attuale turnazione è stata temporalmente raddoppiata rispetto alla turnazione effettuata in precedenza, per non parlare che la quantità idrica erogata a questo comune risulta nettamente inferiore, in proporzione demografica, alla quantità offerta a comuni viciniori o ad altri comuni similari per dimensione demografica.
Tanto premesso. Rilevata l’assoluta necessità di garantire un servizio essenziale per la città di Raffadali, in maniera adeguata e sostanziale, si chiede un incremento dei volumi d’acqua con estrema sollecitudine al fine di garantire gli stessi turni presenti nei mesi addietro, (cioè di uno ogni quattro giorni) ed evitare problemi igienico sanitari. Sicuro di un favorevole riscontro, si porgono distinti saluti.
Cara Giggentiaque che fai acqua da tutte le parti ad eccezione a Raffadali, chi ti scrive con traduzione allagata, il paese è stanco di aspettare ogni giorno di erogazione come se fosse un miracolo della Madonna dei malati. Con un capo quartiere che annuncia…. “ARRIVAAA’ L’ACQUAAAA” e tutti armati di motorini, recipienti e biduna a gara cu ni inchi di chiu’. Una bella storia di tradizioni popolari che dura 50 anni(nozzi d’oro). È ora di finirla di grapiri e chiudere stu rubinetto e vi chiederò il conto: basilico mi sicca, accia, idem con patate il fiore di mia moglie appassito e altro ancora che non posso dire. Se Laqqua è un bene del Comune pecche’ ve la dobbiamo pagare a voi a lingotti d’oro? Rispondetemi presto, vostro e fedele utente da 50 anni Sano Piritone nell’aria un po meno nelle ascelle