Il Presidente del Consiglio del comune di Raffadali, Avv. Santino Farruggia, con la nota stampa che segue intende rispondere al manifesto politico del gruppo consiliare della minoranza che è stato affisso per le pubbliche vie e diffuso attraverso la stampa ed i social.
“Il mio Auspicio al momento dell’insediamento sullo scranno più alto del civico consesso raffadalese fu quello di costruire ponti dove solitamente altri preferiscono innalzare i muri.
Il politico infatti, a mio avviso, non deve smettere di sognare perché per esercitare ed amare un ars così difficile e complessa occorre essere degli indomabili sognatori. Ho cercato sin da subito e con tutte le mie energie di lavorare costruttivamente con la minoranza creando un clima di collaborazione mettendo da parte campanilismi ed avendo sempre chiaro che l’interesse principale è stato e rimarrà sempre Raffadali e i Raffadalesi.
Purtroppo solo dopo otto mesi circa di legislatura ricevo un attacco politico gratuito da parte dei colleghi consiglieri della minoranza che hanno pertanto deciso di gettare la maschera ricordando a tutta la cittadinanza raffadalese che il Lupo perde il pelo ma non il vizio.
Prendo atto che è uscita fuori la parte peggiore della sinistra ricca di populismo e di nessun contenuto, una sinistra che non solo non onora un passato glorioso ed indimenticabile ma che manca totalmente di credibilità e sostanza tant’è che gli elettori raffadalesi puntualmente la condannano a sconfitte elettorali nette ed inequivocabili.
Gli amici consiglieri della minoranza parlano di trasparenza, loro probabilmente si riferiscono alla trasparenza dell’acqua che cambia forma a seconda del contenitore che la contiene. Infatti è notorio che gli uffici della presidenza sono aperti a tutti e se qualche piccola disfunzione, sempre e comunque in buona fede, ci sia stata è da attribuire al COVID-19, le ripetute quarantene e le zone rosse degli ultimi mesi che hanno rallentato se non addirittura a volte impedito la normale attività amministrativa e quindi il buon andamento del consiglio.
Mi spiace che un ex dirigente della pubblica amministrazione da noi cittadini pagato profumatamente da tanti anni (pensione di una certa importanza compresa) quale è il caro amico consigliere della minoranza Domenico Tuttolomondo, in questi otto mesi di legislatura abbia intrapreso una battaglia personale incomprensibile contro gli uffici comunali e il sottoscritto per la reintroduzione del gettone di presenza per le sedute del consiglio comunale.
Per quanto mi riguarda continuerò a lavorare con umiltà, senso di abnegazione e rispetto dei ruoli di ciascuno, cercando di garantire il consiglio comunale nella sua interezza (maggioranza e minoranza) continuando a sognare che le becere questioni personali possano essere sostituite dall’interesse per la collettività e per il bene comune della nostra amata città di Raffadali.
Avrei ancora tanto da scrivere ma preferisco fermarmi qui e concludere ricordando quello che mi diceva sempre la mia cara e amata nonna: se metti troppo veleno in giro a morire non saranno solo i topi”.