Ci avviamo (come regione) forse inesorabilmente verso la zona gialla e a Raffadali la situazione epidemiologica è in linea con i dati regionali.
Lo scorso 7 luglio eravamo finalmente riusciti a essere un comune covid-free, ma da allora i contagi sono ripresi toccando un massimo di 60 positivi lo scorso 8 agosto; primato eguagliato proprio ieri.
Dall’inizio della pandemia abbiamo già superato quota 500 e di questi solo 100 si sono infettati negli ultimi 40 giorni e cioè da quando avevamo raggiunto lo zero nella casella dei positivi in trattamento.
Anche i deceduti sono aumentati e se a luglio eravamo a quota sette, adesso siamo già in doppia cifra e sono ben 10 i raffadalesi che ci hanno lasciati per colpa anche del covid.
Non credo che la dichiarazione di zona gialla possa influire sul modo di comportarsi dei raffadalesi; magari a qualcuno servirà per ricordarsi che il virus è ancora in circolazione.
Perché il problema fondamentale, oltre alle feste, alla vita sociale in periodo estivo, al fatto che ci sono più occasioni per assembrarsi, il problema fondamentale, dicevo, è il calo di attenzione.
In molti sottovalutano ancora il rischio e assumono comportamenti scriteriati, per non parlare dei no-vax, ai quali non basta sbandierare loro i numeri degli attuali contagiati, che per il 90% non sono vaccinati; loro continuano a ritenersi super intelligenti, ma purtroppo inguaiano noi scemi vaccinati.