Centoquattro cartelloni, tanti quante le donne assassinate fino ad oggi in questo 2022: così, all’Istituto comprensivo Galileo Galilei di Raffadali, diretto dalla dottoressa Antonella Argento, hanno voluto celebrare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne indetta dall’ONU per il 25 novembre.
Una panchina rosso sangue con una scarpa e una Barbie brutalizzata, all’ingresso della scuola, come simboli di una giornata che non deve passare inosservata.
Gli studenti, stimolati dai loro insegnanti hanno ricordato nei loro cartelloni le tante vittime della violenza maschile e tenere presente il ruolo fondamentale della scuola nell’azione di prevenzione e contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione.
Uno dei cartelloni era dedicato ad Antonella Ferro, la ragazza raffadalese assassinata più di venti anni addietro dal suo ex. Questi ragazzi non l’hanno conosciuta, ma grazie al ricordo e alla memoria collettiva dell’intera comunità, Antonella è ancora viva e presente nei pensieri anche delle nuove generazioni.
Promuovendo il rispetto reciproco e la mediazione nonviolenta dei conflitti, la lotta agli stereotipi e alle differenze di genere la scuola può contribuire a cambiare quella cultura che giustifica la violenza e il sopruso nei confronti delle donne.